Lo sapevi che le persone affette da disturbi dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM) hanno il doppio della probabilità di essere affette da cefalee rispetto alla media della popolazione? Il Dr. Franco Attilio Luigi Avril ci illustra in questo articolo le principali cause delle cefalee, i principali sintomi ed i rimedi terapeutici per la riduzione e risoluzione dei disturbo.
La classificazione Internazionale delle cefalee della International Headache Society (I.H.S.) del 2013, così come le classificazioni dei maggiori paesi industrializzati, include nella lista delle possibili cause la “Cefalea attribuita a disturbi dell’articolazione temporomandibolare (ATM)”. Osservando la situazione dal lato Odontoiatrico possiamo affermare che le persone affette da disturbi alle ATM hanno il doppio di probabilità di essere affette anche da cefalee rispetto alla media della popolazione.
Tra le principali cause della cefalea tensiva troviamo lo stress. Questo stress sempre più frequentemente viene avvertito in modo costante e intenso e raramente si riesce a contrastare queste tensioni ed i conseguenti dolori senza l'aiuto di farmaci.
Infatti il consumo dei farmaci analgesici in Italia supera l'80% dell'intera spesa sanitaria pubblica di alcune regioni e i costi diretti ed indiretti ammontano attorno ai 6.000.000.000 euro all'anno.
Un importante ruolo nell'insorgenza di queste cefalee è rivestito da alcune tipologie di ormoni che, in caso di stress aumentano e potrebbero essere “riequilibrati” con l'attività fisica. Se questo non avviene regolarmente, il riequilibrio ormonale passerebbe attraverso il digrignamento dei denti, che non di rado è talmente violento, frequente e ripetuto da consumare o fratturare denti. I denti sono solo una parte, molto visibile ed evidente del problema, ma le ripercussioni sono inizialmente sull'intero apparato della masticazione, ma poi influenzano anche altri apparati del nostro organismo.
L'anello debole di questo sistema sono le articolazioni della mandibola che sono le strutture fondamentali per una buona funzione dell'intero apparato masticatorio, fonatorio, respiratorio e posturale. Debole in quanto la sofferenza di queste articolazioni spesso non viene avvertita da chi ne è affetto fino a quando le alterazioni strutturali impediscono o rendono difficoltosi e doloranti anche i più semplici movimenti della mandibola, come masticare, deglutire o parlare.
È importante, anche in assenza di sintomi evidenti di problemi articolari, indagare in maniera più approfondita se voi, o il vostro dentista, notate per esempio alcuni dei seguenti segni o sintomi come la stanchezza facciale o la cefalea mattutina, dolorabilità della faccia o del collo, usura o frattura improvvisa e apparentemente ingiustificata anche di piccole parti di denti o ricostruzioni, o dolore o rumori dentro o davanti all'orecchio.
Per mia esperienza, in oltre 30 anni nel campo della Gnatologia, posso affermare di aver avuto notevoli riduzioni di cefalee e/o algie facciali e articolari, sia nella intensità, che nella frequenza, grazie anche all'uso di placche correttamente impostate e individualizzate, per ciascun paziente, su dati clinici e strumentali verificabili e ripetibili.
Ovviamente lo scopo di una terapia con queste placche è prevalentemente di tipo Odontoiatrico, ma questi, e altri effetti collaterali positivi, sono molto frequenti. L'applicazione per esempio di una semplice placca, dà la massima efficacia soprattutto nelle persone giovani ed nei studenti che molto frequentemente soffrono da stress accompagnato da algie cervicali e craniali. In questi casi si ottiene spesso una grandissima riduzione del carico da stress e dolori da esso causati e questo migliora inoltre la qualità del sonno e di conseguenza anche la qualità di veglia, tanto che molti di loro la portano anche durante il giorno, perché, essendo praticamente invisibile, non impedisce la socializzazione e permette di parlare senza difficoltà.
Lo scopo principale della terapia con placche è sicuramente quello di ridare salute e stabilità alla funzione dell'apparato della masticazione, ma non meno importante risultano la riduzione di danni permanenti ai denti e la riduzione dei dolori originati dal digrignamento.
Ciascuno può cercare di alleviare questo dolore con i seguenti accorgimenti:
• applicare ghiaccio o calore umido sopra i muscoli dolenti
• evitate di masticare cibi duri, resistenti o voluminosi come caramelle, bistecche, hamburger, mele intere,...
• evitate la masticazione inutile al nutrimento come le gomme, o le caramelle gommose
• bevete molta acqua
• dormite a sufficienza
• fate esercizi fisici di bassa o media intensità regolarmente, frequentemente, ma senza esagerare e seguite le indicazioni di rilassamento muscolare e stretching.
• abituatevi a rilassare la muscolatura di testa e collo appena vi accorgete di contrazioni inutili
• evitate lo stress negativo, quando possibile, e quando non possibile, consumatelo con esercizi fisici
• se non potete evitare lo stress ambientale, potete decidere quanto farvi turbare da questo stress
• se non prescritte dal medico specialista, evitate di assumere farmaci analgesici che nascondono il dolore e non risolvono la causa
• portate una placca adeguata che vi protegga dal digrignamento notturno.
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